La nuova teoria economica diventa proposta di legge di iniziativa popolare

E’ uscita ieri 23 marzo 2017 in maniera ufficiale sul portale Rousseau la proposta di legge per riformare la tassazione sulle persone fisiche, per renderla realmente aderente allo spirito dell’articolo 53 della nostra costituzione.
La legge al di là del suo effetto più immediato è studiata per creare una serie di effetti concatenati detti di “retroazione” studiati per  modificare in meglio e in profondità la nostra società.
Ricordiamo che la nostra teoria economica e sociale non è  pregiudizialmente proposta ad una sola forza politica, ma al contrario è offerta a qualunque organizzazione  politica o meno, che  ne riconosca il valore o la ritenga anche solo meritevole di approfondimento ulteriore.
Dobbiamo però dire che al  momento solo il Movimento 5 stelle  con la pubblicazione sulla sua piattaforma ufficiale, ha  inteso proporre ai suoi sostenitori questa soluzione ai problemi che affliggono non solo il nostro paese;
Ribadiamo tuttavia che la nostra proposta rimane aperta a tutte le persone di buona volontà e che hanno a cuore il bene comune.
 
Ricordo a tutti gli amici  che iscrivendosi al portale Rousseau del movimento 5 stelle (che non equivale a prendere alcuna tessera di partito) , è possibile votare , commentare o emendare questa nuova, rivoluzionaria proposta di legge di iniziativa popolare.
In particolare invitiamo chi fosse già iscritto a questa piattaforma, di scaricare anche in forma gratuita (per chi fosse in difficoltà economica) il breve saggio relativo   “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza” alla pagina relativa di questo stesso sito, e dopo opportuna riflessione esprimersi di conseguenza.
 

2 risposte a “La nuova teoria economica diventa proposta di legge di iniziativa popolare”

  1. Interessante, come base su cui discutere, gli scaglioni sono troppo serrati, c’è una fascia di cittadini italiani che superano veramente di molto quei livelli.
    Io direi che sino a €. 1.750,00 al mese, nessuna tassazione diretta.
    Oltre sino a 2.500,00 il 21%, oltre sino a 5.000,00 il 23%, oltre sino a 10.000,00 il 33% gli oltre tassazione al 47% per i redditi che superano la sperequazione del reddito massimo devono essere conferiti ad un fondo di garanzia a copertura delle disgrazie sociali ( alluvioni, terremoti, inondazioni ecc..eccc). Direi che il reddito otre il quale si trasferisce tutto allo stato sia di €. 500.000,00 annui netti. Diversamente metteremo un limite alle capacità individuali e genereremo un limite alla ricchezza rendendola una degenerazione cosa nn giusta…c’è poi il rischio che le grandi famiglie capitaliste siano costrette a trasferirsi all estero per gestire i propri capitali , come già spesso accade.

    1. Graze del tuo intervento Luciano, in effetti la teoria del “capitalismo a doppia valvola di sicurezza” prevede come giustamente anche tu dici, di salvaguardare l’imprenditoria legata all’economia reale e quindi alla reale produzione di beni e servizzi. In quel caso si prevede un “reddito massimo sostenibile” oltre il quale ogni eccedenza viene lasciata allo stato. La teoria prevede una forbice sociale iniziale di circa 1:40 per poi legarla dinamicamente all’andamento reale dei conti dello stato, in modo da “motivare” la classe dirigente all’ interesse comune di tutti i cittadini. Gli scaglioni sarebbero abboliti e si introdurrebbe una unica formula matematica esponenziale. Se mi peretti Luciano vorrei farti dono di questo breve libro, che pone in un contesto piu ampio la questione. http://www.nuovorientamentoculturale.it/wp-content/uploads/2017/01/CADVS-shareware-vers-1_41.pdf

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