LA DIFFERENZA TRA RICCHI E POVERI È DESTINATA A SALIRE, LO RIBADISCE OGGI AD ANCONA IL PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA STIGLITZ

Questa mattina ad Ancona, in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa a Joseph Eugene Stiglitz da parte dell’Università Politecnica delle Marche, dopo aver incontrato nella giornata precedente numerosi esponenti sia della politica che delle istituzioni nazionali e regionali, il Premio Nobel per l’economia ha tenuto una importante “Lectio magistralis” dal titolo  “Global Inequality”.   L’ineguaglianza globale  è stata ampiamente illustrata da Stiglitz con una serie di proiezioni che hanno sintetizzato le più recenti ricerche in ambito di macroeconomia. Stiglitz ha dimostrato che le disuguaglianze economiche in tutto il mondo, ma specialmente nei paesi industrializzati, stanno inequivocabilmente aumentando.  Si sta creando un mondo dove un numero sempre più esiguo di persone  accresce la propria ricchezza a fronte di una classe media destinata ad impoverirsi ulteriormente.  Questo succederà, a suo parere, se non opereremo il prima possibile dei cambiamenti strutturali importanti e non delle semplici riforme.  Stiglitz ha poi illustrato come, sul lungo periodo, la logica di un fin troppo libero mercato di

Uno dei moltissimi grafici portati a supporto delle analisi economiche proposte

stampo neoliberista, crei molti più problemi di quelli che si pensava potesse risolvere. Ha concluso poi con una pesante critica non solo alla politica ma anche al modo di pensare che sta dietro all’attuale presidenza Trump , volta più a contrastare le cause che gli effetti di scelte strutturali dimostratesi errate.

Ha molto colpito anche la pressoché totale corrispondenza delle sue analisi con la teoria del   “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza”  nata nel nostro paese, circa tre anni fa, da un esperimento di   “Intelligenza collettiva”  e avviato in maniera distribuita sul territorio grazie a internet.

Il Prof. Mauro Gallegati.

Il premio nobel collabora con diversi economisti in tutto il mondo per mettere a punto una economia che sia veramente al servizio dell’uomo.  Tra questi, un nutrito gruppo di italiani che fa capo al prof.  Mauro Gallegati,  autore del recente libro  Interactive Macroeconomics  e  ordinario di “Macroeconomia avanzata”all’Università di Ancona:  Gallegati collabora con Stiglitz da oltre 10 anni ed è coautore di diverse pubblicazioni  su importanti riviste scientifiche.  Alla fine dell’incontro,  il prof. Gallegati – che ha avuto modo di leggere in formato elettronico il libro relativo alla nuova teoria economica e sociale nata “dal basso” – ricevendo una copia cartacea del libro, si è detto

Alla fine dell’incontro, mentre a nome della nostra associazione dono al Prof. Gallegati la copia del “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza”, lui mi sorprende amabilmente chiedendomi di autografarla.

interessato ad un incontro per un successivo approfondimento e per valutare le implicazioni e le soluzioni proposte in relazione agli altri studi ad oggi esistenti. 

Il lavoro del premio Nobel  J.Stiglitz assume, oggi, una valenza ancora più significativa, in quanto non si limita all’ambito esclusivamente teorico ma si è concretizzato anche nell’impegno con le istituzioni internazionali e nel dibattito pubblico ad ogni livello. Stiglitz si fa promotore di un nuovo approccio all’economia che scardina concetti ormai dimostratisi dannosi e che ricorda in alcuni aspetti anche la recente enciclica “Laudato si” di Papa Francesco, oltre che fornire le basi delle soluzioni proposte dal “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza”.

Joseph Eugene Stiglitz ha ricevuto nel 2001 il premio Nobel per l’Economia “per i suoi fondamentali contributi resi sui temi di economia internazionale, globalizzazione dei mercati e fragilità finanziaria”, ed è oggi forse una delle menti più brillanti a livello mondiale in tema di analisi economica. Questi alcuni dei libri che fino ad ora ha pubblicato:

  • Il ruolo economico dello stato, Il Mulino, 1992.
  • Whither Socialism?, MIT Press, 1996.
  • Frontiers of Development Economics: The Future in Perspective, a cura di J.S. Gerald M. Meier e Nicholas Stern, World Bank, 2000.
  • New Ideas About Old Age Security: Toward Sustainable Pension Systems in the 21st Century, a cura di J.S. e Robert Holzmann, World Bank, 2001.
  • In un mondo imperfetto, Donzelli, 2001.
  • Principles of Macroeconomics, Third Edition, con Carl E. Walsh, W.W. Norton & Company, 2002.
  • The Rebel Within: Joseph Stiglitz and the World Bank, a cura di Ha-Joon Chang, Anthem Press, 2002.
  • La globalizzazione e i suoi oppositori, traduzione di Daria Cavallini, Einaudi, Torino, 2002.
  • Economics, Third Edition, con Carl E. Walsh, W.W. Norton & Company, 2002.
  • Peasants Versus City-Dwellers: Taxation and the Burden of Economic Development, con Raaj K. Sah, Oxford University Press, 2002.
  • I ruggenti anni Novanta. Lo scandalo della finanza e il futuro dell’economia, collana ET Saggi, traduzione di Daria Cavallini, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2004. pp. 333 ISBN 88-06-17651-X.
  • La globalizzazione che funziona, traduzione di Daria Cavallini, Einaudi, 2006. ISBN 88-06-18016-9
  • Economia e informazione. Autobiografia, scritti e interviste, Datanews, 2006. ISBN 88-7981-296-3
  • Verso un nuovo paradigma dell’economia monetaria, con Bruce Greenwald, Vita e Pensiero, 2008.
  • Il prezzo della disuguaglianza. Come la società divisa di oggi minaccia il nostro futuro, Einaudi, 2013.
  • Bancarotta. L’economia globale in caduta libera Einaudi 2010 e 2013
  • La grande frattura. La disuguaglianza e i modi per sconfiggerla, Einaudi, 2016
  • The Euro: How a Common Currency Threatens the Future of Europe, W. W. Norton & Company, 2016

 

 

Ermanno Cavallini

Curriculum resp. ass. Ermanno Cavallini

3 risposte a “LA DIFFERENZA TRA RICCHI E POVERI È DESTINATA A SALIRE, LO RIBADISCE OGGI AD ANCONA IL PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA STIGLITZ”

  1. Anche io nel mio piccolo credo in una economia al servizio dell’uomo in cui la controparte del bene o servizio non siano solo gli euro, ma altre monete complementari, in primis la promessa di ricambiati il favore, dono nel caso di bisogno, come si afferma nella enciclica “Caritas in veritate”.

    1. Certamente Matteo, del resto se parliamo di mondo cattolico, una formidabile spinta in questa direzione è data dal’ enciclica “Laudato si” di Papa Francesco che al Paragrafo 93 recita:
      “La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata. San Giovanni Paolo II ha ricordato con molta enfasi questa dottrina, dicendo che « Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno ».
      Al paragrafo Paragrafo 194:
      “ Affinché sorgano nuovi modelli di progresso abbiamo bisogno di «cambiare il modello di sviluppo globale»,la qual cosa implica riflettere responsabilmente « sul senso dell’economia e sulla sua finalità, per correggere le sue disfunzioni e distorsioni ». Non basta conciliare, in una via di mezzo, la cura per la natura con la rendita finanziaria, o la conservazione dell’ambiente con il progresso”.

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