M5S-PD UN ‘OCCASIONE UNICA DI REALIZZARE NON SOLO UN GOVERNO, MA UNA SVOLTA EPOCALE.

Parte l’esperimento di un governo ibrido M5S-PD , molti sono i rischi come molte sono, però, anche le possibilità di dare una vera svolta positiva. Tutto dipenderà non solo dalle mosse dei leader politici, ma soprattutto dall’andamento dei continui sondaggi dell’elettorato e, in definitiva, dal livello di consapevolezza e dai desiderata della base di queste due forze politiche.

Sui sostenitori e gli attivisti sia del M5S che del PD, ricade la grande responsabilità di cercare di far adottare, dai rispettivi vertici e dal governo, la teoria economica e Sociale del Bene comune (già Capitalismo a doppia valvola di sicurezza): attualmente esistono sostenitori di questo nuovo orientamento culturale nella base di entrambe le forze politiche di governo, anche se purtroppo sono minoritari. Ma se queste minoranze riusciranno in uno sforzo divulgativo verso i loro colleghi, noi siamo convinti che si potrebbe veramente aprire una nuova e potente opportunità di crescita non solo dell’economia reale, ma del benessere diffuso tra tutti i cittadini italiani.

Come è noto, il “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza” unisce l’intento di incentivare la produttività delle aziende medio-piccole all’intento di favorire e garantire una capacità di spesa interna da parte del cittadino medio, la quale farebbe esplodere l’economia reale e riporterebbe alle giuste proporzioni la finanza speculativa, cresciuta ormai in maniera abnorme, fino a diventare un cancro che rischia di uccidere il benessere collettivo.

In una estrema sintesi, si propone accanto al potenziamento del reddito di cittadinanza, allargato a tutti i “nuovi poveri“, una riforma del sistema di tassazione delle persone fisiche che non pagheranno più a scaglioni come adesso , ma solo a partire da un reddito effettivo di 1000 euro al mese e con un andamento esponenziale ( la classe media pagherà molto meno di adesso) , fino ad uno sbarramento massimo, che si alzi e si abbassi ogni anno raggiungendo un pareggio di bilancio senza emissione di titoli di stato che, come è noto, generano un debito pubblico in euro il quale, a sua volta, costituisce un “drenaggio di valore” crescente a favore dei grandi potentati economico-speculativi internazionali.

Questa innovativa soluzione, pur premiando, giustamente, chi si da più da fare, limiterebbe il potere manipolatorio se non corruttivo, dei grandi potentati economici internazionali, distribuendo in maniera naturale e non coercitiva il benessere derivante dalla quarta rivoluzione industriale già in atto. Rivoluzione industriale legata alla tecnologia e all’intelligenza artificiale che invece, adesso, rischia di aumentare ulteriormente (e di molto) il divario tra più poveri e più ricchi.

Il rapporto della OXFAM 2019 ci documenta ( in una rilevazione fatta a metà 2018) che il 72% della ricchezza esistente in Italia è detenuta dal 20% degli italiani più ricchi, mentre al restante 80% della popolazione rimane solo il 28% della ricchezza. Ma la cosa davvero preoccupante, che si registra rispetto agli anni precedenti, è un trend di ulteriore divario che porterà in breve una vasta classe media impoverita a divenire sempre più “ricattabile” da un numero sempre più ristretto di persone, che ormai sono ben oltre la soglia in cui la ricchezza cessa di essere benessere personale e diventa potere manipolativo sul prossimo.

Questa diminuzione indiretta ma estremamente efficace di democrazia è arrestabile e anzi invertibile, vincolando tutta la classe dirigente, in riferimento al livello di tassazione dei redditi personali, all’andamento dei conti dello stato: più i conti dello stato saranno in attivo e minore sarà la loro tassazione; al contrario, se i conti dello stato saranno in passivo (come adesso), il livello di tassazione della classe dirigente aumenterà. Il tutto lasciando, invece, invariato un livello di tassazione assai più basso di quello di adesso per il ceto medio e soprattutto per i più poveri.

La teoria del “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza”, inoltre, prevede di creare una zona franca tra i 780 euro del reddito di cittadinanza e i 1000 euro di reddito per chi apre nuove attività, in modo da incentivare ulteriormente l’economia reale, che sola ci fornisce i beni e i servizi indispensabili per realizzare un alta qualità della vita.

Il tutto sostituendo l’obbiettivo sociale attuale di una massima ricchezza personale in una massima qualità della vita, concetti solo superficialmente coincidenti e in realtà assai diversi.

Questo articolo costituisce una esplicita lettera aperta a tutti i sostenitori dell’attuale governo, affinché prima si studino la proposta e poi facciano sentire la loro voce e influenzino i vertici per adottarla: il sistema proposto potrebbe davvero creare una nuova “età dell’oro”, prima in Italia e poi in tutto il mondo.

A chi obietta che i “poteri forti” saranno sempre contrari a simili proposte, ricordo che qualunque idea realmente migliorativa non potrà che essere da loro avversata. Se non altro perchè comunque diminuirebbe il loro attuale potere. Ma per fortuna loro sono pochissimi mentre noi siamo tantissimi . Mi permetto di ricordare a tutti noi che senza impegno e lotta non violenta non potremo mai consegnare un mondo migliore ai nostri figli, quindi ognuno ha la responsabilità di fare la propria parte per piccola che sia.

Ermanno Cavallini

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