RECENSIONE: “LA CASA DI CARTA”, LA MIGLIORE SERIE TV DEL’ ANNO

Dal  titolo originale  “La casa de papel”  è la serie tv fenomeno ormai globale del momento.

Ideata da Álex Pina,  La serie originale ha avuto il suo debutto nel 2017  con l’emittente televisiva spagnola Antena 3 . Ogni episodio dura circa 40-45 minuti. In Italia è per ora visibile solo su  Netflix con un doppiaggio, davvero ben realizzato a Roma presso gli studi SDI Media e curato dal direttore di doppiaggio Lucio Saccone.

La serie parte con quella che sembra una normale rapina fatta alla zecca di stato spagnola, per poi trasformarsi gradualmente in un manifesto di profonda umanità a favore della gente comune . Scorrono una varietà di personaggi altamente simbolici , che vanno dal bullo di strada al padre di famiglia senza soldi per passare al giovanissimo hacker che si innamora di una donna impulsiva molto più grande di lui,  agli ex militari balcanici e al ladro seriale, o alla artista falsaria ed ex tossicodipendente . Per  finire con la figura del “professore” la mente geniale del colpo,  una persona in fondo molto mite, dall’infanzia e l’adolescenza costretta in un letto di ospedale e ora determinato nonostante la sua indole a realizzare il sogno del padre morto ammazzato.

Davvero interessante la metamorfosi del ruolo della polizia, che da apparentemente limpida tutrice dell’ordine, si trasforma poco a poco, quasi in una forza di occupazione, uno strumento di oppressione, essa stessa inconsapevole,  al servizio  di una nuova e invisibile tirannia economica. Rivelatore a questo fine,  il dialogo nell’ultima puntata della seconda serie del “professore”  che ci mette a conoscenza di reali ed assai più massicce “iniezioni di liquidità” fatte in modo illegittimo ma assolutamente legale,  dalla   BCE  negli anni recenti. Emissioni di denaro, letteralmente  “dal nulla” che sono realmente andati a favore solo delle grandi banche e che non sono mai arrivate all’economia reale e che hanno quindi favorito solo i più ricchi.

Una oligarchia invisibile che  sempre più tiene le masse di gente comune in stato di continuo ricatto attraverso un debito generato a tavolino per poter esercitare un potere effettivo che scavalchi di fatto quello degli stessi governi, ridotti perlopiù a loro fiancheggiatori inconsapevoli.

Molto toccanti le scene sulle note della nota canzone “bella ciao”,  insegnata del nonno partigiano al “professore” e trasmessa a tutta la banda come loro inno. Un Inno che poco a poco, trasformano i rapinatori in una sorta di partigiani che stampando una grande quantità di denaro, fanno una “iniezione di liquidità” all’economia reale, allentando la stretta dell’economia speculativa sulla gente comune e quindi, alla fine, aiutando non solo se stessi ma tutta la povera gente.

Oltre che una regia e una fotografia davvero molto azzeccata, questa produzione ha il grandissimo pregio di allargare la base di consapevolezza tra la gente comune, riguardo alle “truffe legalizzate” divenute ormai nuovo strumento sistemico di tirannia e di cui i più purtroppo non sono ancora consapevoli.

La direzione della nostra associazione ha deciso di inviare all’autore una copia della nuova teoria economica e sociale del “Bene comune” (Già capitalismo a doppia valvola di sicurezza) , naturale evoluzione del pensiero tramesso dalla sua opera.

Disponibile in modo gratuito anche per i nostri lettori una copia  in pdf dello stesso libro scaricabile qui:

Libro scaricabile Gratuitamente per i nostri lettori.

Un abbraccio e un saluto alla prossima recensione

Ermanno Cavallini

 

 

 

 

 

 

2 risposte a “RECENSIONE: “LA CASA DI CARTA”, LA MIGLIORE SERIE TV DEL’ ANNO”

  1. Si Marx aveva già previsto tutto peccato che sia morto. In queste invenzioni cinematografiche come in tutti gli altri mass media e la scuola ecc. stravolgono la realtà cambiando nome alle cose così la Clase Dominante responsabile di tutte queste magagne di cui ci aveva già avvertito Marx non viene chiamata con il suo nome ma com fantomatici nomi di Potere economico ecc.. E’ la solita menata Capitalista insomma ….dove non si sa mai dove sta il Colpevole anche se ce l’hanno sopra la punta dell’uccello.. che viene riproposta in diverse salse questa è una di quelle…sono stanco ormai e nell’orlo del suicidio (simbolico …isomma…cosa prrtendete…) per tutta questa ipocrisia ed ignoranza se va avanti così mi sparo sul serio (sempre simbolicamente ..ovviamente…ma sempre di suicudio si tratta … insomma…). Namaste ☺ 💖 🌽

    1. Si Marx come del resto anche altri avevano previsto molte cose, ma non certo tutto quello a cui assistiamo nella nostra realtà. A questo punto dovendo ottenere un vasto consenso popolare per portare realisticamente avanti qualunque proposta di soluzione, a mio avviso, non è opportuno agganciarsi ad alcuna icona ideologica del passato, ne di destra ne di sinistra. Il motivo che che con queste icone sotto l’ombrello di idee anche parzialmente giuste si sono portati avanti modi di fare fallimentari quando non dannosi. Oggi serve aggregare la maggior massa possibile di persone sotto un nuovo vessillo che non sia ancora contaminato da interessi che non vogliano il bene della collettività.

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