I FIGLI CHE SARANNO PIU’ POVERI DEI LORO GENITORI

Il  prestigioso McKinsey Global Institute  , ha pubblicato uno studio che dimostra che  in tutto il mondo ma soprattutto in Italia,  è in accelerazione un processo di impoverimento della classe media.
 
Le nuove tecnologie oltre all’effetto positivo di abbassare i costi di beni e servizi, hanno però anche l’ effetto negativo di abbassare sempre più gli stipendi, creando una situazione che se non contrastata diventerà sempre più esplosiva nei prossimi anni.
Il report  , ha scoperto che il 70% delle famiglie in 25 economie avanzate ha visto i propri introiti calare nel corso dello scorso decennio.
Sono state analizzate le  varie fasce di reddito,  in un periodo compreso dal 2005 al 2014.
Per fare un raffronto nei 12 anni precedenti le famiglie che avevano visto scendere i propri redditi erano state solo il 2%.
Gli autori stimano che: “mentre meno di 10 milioni di persone avevano visto i propri redditi stagnare o in caduta nel periodo dal 1993 al 2005 questo numero è esploso fino a raggiungere un dato da 540 a 580 milioni di persone dal 2005 al 2014.”
Il rapporto termina indicando che questa tendenza si aggraverà, e i segnali che abbiamo indicano appunto che dal 2014 ad oggi la situazione è peggiorata sempre più velocemente.
L’impoverimento di fasce sempre più ampie di classe media, crea un meccanismo di “ricattabilità economica” che tende a diminuire la democrazia in tutto l’occidente e non solo.
Molti considerano questo processo come  un tentativo della grande finanza speculativa internazionale  per ottenere una maggiore “governabilità”  necessaria per garantire il pagamento del debito pubblico per la maggior parte  nelle loro mani.
Altri sostengono che invece la “governabilità” è cercata per permettere a governi sempre più condizionati dal grande potere economico, di garantire l’adozione  di misure a favore della stessa grande economia trans-nazionale.
Comunque sia,  Come reagire a questi dati agghiaccianti nella loro crudezza?
  L’antidoto per fortuna esiste ed è la nuova teoria economica e sociale del   “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza”   che prevede oltre ad un reddito minimo di cittadinanza anche un reddito massimo per disinnescare gli eccessi di un potere economico che oltre che condizionare ormai largamente i governi ed ogni decisione riguardo il “bene comune”, finisce per promuovere per motivi di guadagno un consumismo che danneggia l’equilibrio ambientale del pianeta.
Ermanno Cavallini
 
 

5 risposte a “I FIGLI CHE SARANNO PIU’ POVERI DEI LORO GENITORI”

  1. Volendo essere banali potremmo dire che l’Istituto McKinsey ha scoperto l’acqua calda. Senza andare troppo nello specifico o cercare di fare improbabili statistiche domestiche, basta guardarsi intorno per capire verso dove stiamo andando. Fino a 20 anni fa, ogni generazione vedeva accrescere il suo livello culturale ed economico rispetto a quella precedente. Oggi è ormai sotto gli occhi di tutti che i giovani stanno abbattendo in modo rapidissimo le risorse (culturali ed economiche) faticosamente accumulate dai propri genitori.
    Allora che fare? Io ho capito ormai da un po’ di tempo che sperare in qualcuno che grazie ad una nostra delega possa tirarci fuori dal pantano è del tutto inutile.
    Così ho deciso di cambiare il mondo e lo sto già facendo!
    E’ molto semplice. Ognuno di noi, secondo le sue attitudini e desideri, dovrebbe capire che l’unica speranza di cambiare il mondo passa per un cambiamento individuale senza attendere gli altri e soprattutto senza delegare nessuno!
    Abbiamo il dovere di scomparire agli occhi del sistema criminale che ha PROGETTATO scientificamente ciò che stiamo vivendo. Io sono passato nel giro di 3 anni da un cittadini che sopravviveva con oltre 3000 Euro al mese ad un essere umano felice di vivere con meno di 1000 Euro al mese. Sarò riuscito a cambiare il mondo quando potrò vivere felice con 200 Euro al mese o, utopisticamente SENZA SOLDI!
    Autoproduzione, riduzione dei consumi inutili, accontentarsi delle cose veramente indispensabili (casa, cibo e poco altro) lasciando agli altri il futile. Questa è la soluzione secondo me. Il mio mondo sta già cambiando radicalmente. Quando il numero di persone che avranno capito ciò sarà sufficiente, ci ritroveremo nel pianeta verde….se ciò avverrà fra un mese o 100 anni non è affar mio, il mio mondo sta già cambiando OGGI!

    1. Grazie della tua preziosa testimonianza Salvo, tu hai scelto una strada basata sulla rivoluzione personale che è sicuramente degna del massimo rispetto, ma francamente penso che sia percorribile, almeno nei prossimi anni, da una quantità modesta di persone. Anche la nostra associazione punta ai tuoi stessi obbiettivi di creare un mondo migliore; ma crediamo per usare una metafora, che sia meglio aumentare di 1 la consapevolezza di 100 comuni cittadini piuttosto che di 100 in un unico individuo. Questo perché senza una necessaria “massa critica” di cittadini un minimo consapevoli di quello che succede fuori del loro giardino, non si potrà cambiare un “immaginario collettivo” ormai contaminato da falsi miti. Una volta aumentata la consapevolezza del cittadino medio a sua volta cambierà anche la qualità di chi elegge a governarlo, applicando in positivo il principio Aristotelico “ogni popolo ha il governo che si merita”. Questa è una sfida difficilissima perché nel momento che dimostri a qualcuno che alcuni degli “ancoraggi psicologici” su cui ha basato il suo equilibrio e perfino la sua identità, sono sbagliati, si innalza una sorta di perversa autodifesa psicologica che arriva perfino a negare l’evidenza! E’ vero McKinsey ha scoperto l’acqua calda ma è autorevole e può servire a far scoprire “l’acqua calda” a molti che ancora sono prigionieri della loro “isola umana”.

      1. Rispetto molto il tuo tentativo, anche perchè, seppur per strade differenti, si propone il medesimo obiettivo. Magari ci ritroveremo insieme sul pianeta verde un giorno.
        Da parte mia, continuo a pensare che senza un impegno individuale SENZA ATTENDERE GLI ALTRI sia del tutto inutile.
        Auguri a te, a noi e all’universo di cui tutti siamo parte!

  2. Premesso che ritengo il consumismo spinto negativo sotto molto punti di vista: etico, ambientale, sociologico, ecc. ritengo che l’economia mondiale si è ammalata quando gli istituti finanziari hanno preferito dedicarsi alla speculazione piuttosto che sostenere l’economia reale, creando i disastri che conosciamo tutti, in questo quadro chi ha più da perdere e dove si sono accaniti di più i governi, è proprio la classe media che è sempre stata il motore trainante dell’economia! Se non ci sarà un’inversione di tendenza, se le banche non torneranno a sostenere l’economia reale, dubito che si uscirà da questa crisi, al contrario andremo incontro ad un nuovo Medioevo!

    1. Temo Antonella che tu abbia perfettamente centrato il problema! ed proprio per scongiurare questa eventualità che ci impegniamo a diffondere un idea che potrebbe fare la differenza!

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