COME CI IMPOVERISCE IL MITO DELLA RICCHEZZA INFINITA

Nel laboratorio di “intelligenza collettiva” in cui si lavora continuamente affinando la nuova teoria economica e sociale del “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza”, anche i più critici ormai ammettono, la necessità di una qualche forma di “reddito di cittadinanza” per il futuro del nostro paese.

Questo è ancora più vero e imminente in vista dell’importante calo di posti di lavoro previsto da molti studi, proprio là dove aumenterà la produttività in seguito alla crescente automazione, (  per ogni nuovo posto creato se ne ipotizza una perdita media di 5).

 

Ma una discussione ancora più accesa e interessante si sta svolgendo intorno alla “seconda valvola di sicurezza” ovvero un limite di “reddito massimo socialmente sostenibile”.  Una misura strategica che dovrebbe impedire che ricchezze troppo grandi si trasformino da legittimo benessere per il loro portatore, a capacità manipolativa sul prossimo e, oltre certi grandi valori, anche capacità manipolatoria sul processo di formazione delle leggi e in definitiva sui governi e sull’intero “bene comune” in tutte le sue forme.

In effetti, anche un bambino capirebbe che consentire ricchezze, asservite al solo interesse privato, di valore tanto grande da condizionare il “bene comune” è una cosa assolutamente controproducente per tutti, forse addiritura, anche per i portatori di ricchezza stessi.

Ma i bambini hanno una elasticità mentale che viene a diminuire crescendo e spesso purtroppo l’età adulta ci vede assumere come fondamento del nostro equilibrio interno, assai più rigidi “ancoraggi psicologici”, che in questo contesto di cambiamenti sempre più veloci,  invece che aiutarci come in passato,  oggi possono costituire un ostacolo.

Questo tanto più in un mondo che si rivela sempre più complesso e interconnesso e dove l’effetto di decisioni prese in nome di interessi privati, condizionano spesso la vita personale di milioni di persone anche molto lontane da dove si prende quella decisione in oggetto.

D’altronde storicamente è vero che il comunismo sapeva redistribuire le ricchezze ma era pessimo nel produrle, come è vero che il capitalismo neoliberista è bravo nel produrle ma  è pessimo nel nella redistribuzione.

Oggi viviamo in un’era che vedrà, nel suo medio futuro, aumentare la produttività ma diminuire sia gli stipendi medi che i posti di lavoro disponibili e questo in uno scenario dove sarà sempre più facile produrre beni e servizi potenzialmente per tutti.

Dobbiamo inoltre fare i conti con l’esaurimento o i limiti delle risorse naturali del pianeta terra che, come sappiamo, sono messe a dura prova dal consumismo ma anche dalla crescita demografica mondiale che sta assumendo valori esponenziali.

Ricordiamo a questo fine che la popolazione mondiale è stata per millenni stabile intorno al mezzo miliardo di individui per poi crescere esponenzialmente fino agli attuali 7 miliardi e mezzo a partire dalla rivoluzione industriale avvenuta solo intorno alla metà del 1700.

Rimane quindi da mettere a punto un sistema che sappia produrre beni durevoli e meno “spreco”, ma che sappia anche redistribuirli in maniera da traghettare prima l’Italia e poi l’umanità dal desiderare la ricchezza a desiderare invece il benessere in senso molto più ampio.

Questo concetto è stato dimostrato da molti studi che hanno avuto tra i precursori il prof. Richard Easterlin che, fin dai lontani anni ’70 negli Stati Uniti, studiò quel che altri dopo di lui, hanno definito  ‘paradosso della felicità’, riscontrando che l’incremento di ‘felicità’ (benessere inteso come qualità della vita) è direttamente proporzionale all’incremento della ricchezza solo fino ad un certo valore, oltre questa soglia la qualità della vita non solo non aumenta con l’aumentare della ricchezza, ma anzi addiritura diminuisce!

Quindi dobbiamo costruire il mondo futuro che vorremmo non intorno al concetto erroneo di “ricchezza” ma  a quello di benessere .

Se puntiamo al benessere, sappiamo che questo si realizza quando si hanno congiuntamente diversi fattori, tra cui una disponibilità di mezzi sufficiente, la disponibilità di tempo per goderne e soprattutto un contesto sociale e ambientale intorno a noi che ci permetta una positiva interazione e non ultimo, di valorizzare i nostri talenti.

Questo semplice ma fondamentale concetto risulta, purtroppo, ancora ostico a molti.

Ma dobbiamo ricordarci che del nostro mondo siamo sempre più interconnessi e interdipendenti e la mancanza di consapevolezza di molte persone riguardo a questi temi, inevitabilmente condizionerà anche noi, ed è per questo che dovremmo adoperarci perche anche il nostro “vicino di casa” aumenti il suo livello di cultura e consapevolezza.

Per ora mi fermo qui, mi sembra che di “carne al fuoco” ce ne sia già molta, ora tocca a voi che mi leggete, commentare il presente articolo rafforzandolo o se credete dimostrandone l’errore.

Un grazie a tutti in ogni caso per la preziosa elaborazione condivisa

Ermanno Cavallini.                                                                

7 risposte a “COME CI IMPOVERISCE IL MITO DELLA RICCHEZZA INFINITA”

  1. Il periodo di massimo splendore per l’Italia (che il mondo ancora ci invidia e su cui noi ancora campiamo di rendita) è il Rinascimento, il grande fiorire delle arti, della tecnica, della letteratura, della cultura sotto tutte le sue varie forme fu la riscoperta del neoplatonismo. Il pensiero filosofico era alla base della società, comunque di quelle classi sociali più abbienti, oggi che tutti hanno la possibilità di accedere all’istruzione, stiamo in realtà scivolando verso un nuovo imbarbarimento e questo fra i suoi tanti effetti nefasti, contempla anche, paradossalmente, un acuirsi delle differenze sociali! Lo sviluppo della tecnologia può offrirci gli strumenti per alleviare i più svariati problemi della nostra vita, ma si tratta appunto solo di strumenti che, come tali, non sono né buoni ne cattivi, dipende da come verranno usati! Anch’io sono convinta che oltre una certa soglia, l’accumulo della ricchezza peggiori la qualità della vita per tutti, anche per chi la detiene, perché si finisce per essere vittime dell’avere e si perde di vista “l’essere”! Il pensiero filosofico è scaduto di moda , la filosofia, l’estetica, il piacere della conoscenza sono scomparsi dalla nostra società e come conseguenza assistiamo ogni giorno agli effetti nefasti di questo rincorrere beni effimeri, al proliferare di politiche demagogiche che ci rendono sempre più schiavi, insoddisfatti ed inquieti! Io penso quindi che non bisogna demonizzare la tecnologia, bensì dobbiamo imparare a servirci di essa per non diventarne prigionieri e per far questo dobbiamo mettere al centro del nostro pensiero l’uomo, la ricerca dell’essere, solo così si potranno combattere le sperequazioni sociali!

    1. Non posso che essere d’accordo con te Antonella, in effetti potremo avere un mondo migliore solo se avremo governi migliori e questi verranno veramente solo se migliorerà il livello medio di consapevolezza della gente comune. E’ esattamente per questo che ognuno dei “consapevoli” dovrebbe prima di tutto adoperarsi per trasmettere al prossimo le cose che ha maturato.

  2. Comunque la si giri, non esiste alcuna relazione tra la felicità di un individuo e il PIL , basta guardarsi in giro , a piccolo o largo raggio, girare il mondo o interrogare il saggio anziano vicino di casa, quindi propongo di tenerle accuratamente separate. Mescolarle produce equivoci pazzeschi, trappole culturali dannosissime. L’aumento dei beni consumabili , quale entità fisica misurabile, è solo il risultato dello spirito di imprenditorialità commerciale e industriale, collegata alla consapevolezza di Henry Ford: più si pagano i dipendenti, e più questi possono comprare.

    1. Grazie del tuo pensiero Francesco. Le ricerche del prof. Eastelin prima e dei suoi successori poi, dimostrano che esiste un rapporto tra la felicità media e il reddito personale (non il PIL ! ) che ha un andamento a campana. Sappiamo quindi, lasciando stare il PIL che ormai è poco rappresentativo anche per altri motivi, che è desiderabile avere un reddito ne troppo basso ma nemmeno troppo alto! Credo che questo già sconvolga gli ancoraggi psicologici di molti, non credi?

  3. Premettto che sono anarchista e questo sistemico modus operandi è fittizio e volerlo correggere è un ulteriore follia che si implementa nella reale forma del mercato e della stessa economia (che sia il PIL, che sia i programmi binari di massone eiaculazione (BIG DATA), che sia anche per la legiferante politica settaria, demagoga, perpetua, corrotta e uniformata con la linea del compromesso/competitività)!
    Bisogna si evolvere l’economia, ma bisogna partire da chi ha molto in saccoccia e non da niente al povero (sempre più dentro le cripto-monete, dapprima, con le carte dal credito fagocitate dal sistema debito che in futuro saranno una marca da bollo sul collo con un codice identificativo e chi non lo accetta sarà messo alla stregua povertà), così facendo una rivoluzione ulteriore ritornando, solamente in campo umanistico e energetico singolare ed individuale, nella forma mentis della civiltà degna di esser chiamata tale, senza più uniformi, senza più soldi finti, senza più bipolarismo…
    Ovviamente questo che ho appena finito di scrivere lo metto come utopico e non c’è una soluzione a ciò se non quella di riprenderci, come individui, il controllo dell’intelletto che mescolandosi con le forze cosmiche fanno scaturire nell’ambiente equilibrio e civilizzazione….
    In pratica ho letto l’opuscolo (il libro semplificato) e ho notato con grande sdegno che ai nominato il papa Merdoglio gesuitico e che tale esempio lo vedo come una sorta di devozione all’ordine!
    Finisco nel dir che questo che ho scritto non vuole screditare e in libertà, come si evince dal sito ho scritto un commento dopo averlo esaminato:
    Queste cose sembrano scritte da uno di parte, il teorico non esiste senza il pratico, ora il pratico non c’è e al posto suo c’è l’automazione, l’alienazione daltronde non può altro che aumentare per chi segue e continua a portare avanti (solamente modificando o correggendo) lo status quo moderno (che a mio avviso non è solo finito, ma sta mutando grazie alla negazione del popolo globale di non aderire ai sistemi di controllo) che da una parte alimentano il capitalismo selvaggio della finanza speculativa spacciando tecnologia solo per il market impoverendo i livelli sociali e culturali, dall’altro invece alimenta le menti dentro una rete fatta apposta per rubarti l’anima, appunto alienandoti e non facendo pensare, te e il tuo cranio o il tuo spirito, ma ben si, ti controlla ed esige efficienza, altrimenti stai in mezzo alla strada, tra gli stenti e senza avere un futuro che conseguentemente si tramuta in primitivismo istintivo….
    Lo pratico, quest’ultimo, da almeno 20 anni e funziona, solo che ai più vicini o lontani amici è di difficile concezione (pochi lo sanno e lo attuano perchè capiscono che tutto il sistema contributivo, statale, governativo, massonico, finanziario speculativo, claricale, religioso (in parte la religione non lo fa, ma son gli esseri a farlo), retributivo e pensionistico e indi lavorativo di questa grande macchina dell’involuzione sociale ha solo un fine; FOTTERTI!!!
    Ho dei blog e faccio il fotografo oltre che l’artista a 360° e scrivere per me è il modo per far breccia, ma non a pagamento…amo la natura come me stesso, pratico i party e i festival underground e mi chiamano il DON!!! Hehehe
    Scusami Ermanno se mi son dilungato troppo! Ho solo scritto in brevissima modalità quì quello che ho desunto alla lettura del libretto in pdf e mi sembra una cosa per rincoglioniti dato che sappiamo entrambi chi muove i fili di tutta la baracca!!!
    Comqe grazie e tutto sommato ai fatto un bel lavoro!!!
    Bravo!!!
    Ps. Sono a politico o meglio, credo in me se non lo avessi capito ed ovviamente la collettività la pratico da anni ma la gente, come ho detto sopra, è alienata da sto sistema e per liberarsene non servono guerre create appositamente per pagare un debito contratto da sistemi sub bancari che elargiscono il cosidetto speculativo e malato stato sociale evolutivo, ma il proprio essere, consapevole e con coscienza applicata ad anima!!!
    PSS. Sono preveggente, studio la forma del sogno in tutta la sua complessità e ovviamente la pratico senza teoria ma con la forma dell’essere, ma sopratutto devo dire che ho un carisma tale che mi può portare dappertutto….se lo voglio…mi definisco anch eun guerriero oscuro o portatore di luce…
    Bellaaaa… hahaha Ciao!!! 😉 <3

    1. Ciao Ivan, e grazie del tuo pensiero che hai voluto condividere con noi. Permettimi però un consiglio amichevole, la prossima volta che scrivi rileggi più volte prima di postare, altrimenti rischi che gli errori di sintassi e grammaticali oscurino il messaggio che vuoi trasmettere. Ammetto senza problemi che anche io da piccolo ero dislessico e anche oggi scrivere mi costa un certo sforzo, per cui capisco bene come la forma a volte ingabbi il pensiero. Ma se vogliamo essere parte di un processo di “intelligenza collettiva” dobbiamo almeno comunicare correttamente ed essere comprensibili al meglio delle nostre capacità.
      Riguardo al desiderio dei poteri forti di “fotterti” a cui tu ti riferisci, ti invito a riflettere che la nuova teoria del “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza” al di la del titolo, innesca un meccanismo per cui si pone un limite massimo al reddito e quindi, stai bene attento…. all’interesse per chiunque di sfruttare il prossimo!……. Aecondo me non hai colto questo fondamentale aspetto. Per il resto è vero la teoria deve supportare le pratica e l’esperienza pratica deve a sua volta correggere la teoria in un infinita dinamica di continua messa a punto reciproca, il nostro mondo è dinamico e non statico, la nostra sfida sta nell’influenzarne in meglio il cambiamento. Cambiamento che comunque in una qualche direzione ci sarà!
      Spero che vorrai rispondermi dopo aver meditato ancora più a fondo su questi temi. Un abbraccio Ermanno

      1. Ciao Ermanno!
        Beh, non stiamo qui a vedere come cazzo si scrive qualcosa dato che io parlo mentalmente con le persone e la grafite o le digitate su di una tastiera richiedono dedizione e tempo oltre che ha una buona composizione (fin qui tutto bene…anche se non sono ancora un androide del tutto!)…Però ti dico che so di esser dislessico e non ci posso fare niente dato che la dislessia mi aiuta nella composizione di poesie e a scuola mi dicevano la stessa identica cosa che mi ai detto tu: specie in italiano e in pedagogia (bello il concetto ma espresso male)…che ovviamente me fotte sai quanto!?!?! E mi dirai: e il discorso di intelligibilità connesso con la matrice intelligente!? hehehe Fai te, io son intelligente o almeno così mi dicono, ma ho vissuto per strada o meglio nei boschi o ricercare cose che mi stanno intorno, oltre che a giocare con i miei coetanei (mi son sempre estraniato pur sempre condividendo), ma ripeto non vedevo il mondo come un bimbo di 6 anni, ma come un vecchio ed è per questo che ho avuto un infanzia felice nell’ottusità e nella violenza, nella menzogna e sopratutto al contrario (sono mancino o il sangue RH negativo ma il tipo non si riesce a trovare…almeno in ospedale non me lo possono dire/dare; Pensa che ho 38 anni e mi trattano come un bimbo e senza che io possa esprimere i miei diritti fondamentali!)…Oltre a questo, ma pur sempre con il difetto che è aumentata la dissonanza cognitiva (penso sempre ai cinesi ormai da vent’anni), mi vine sovente di dirti apri gli occhi tu e il modus operandi dell’essere tranquillo lo si ha solo in mezzo alla natura (sempre vigile però) e non in un capolinea societario di massa come dici tu dentro grandi agglomerati urbani dove il concetto di vita è macchinazione della stessa (riferito al pensiero sopra citato dei cinesi) People = Shit (dicevano qualche anno fa gli slipknot!!!…Bellissima poi….Diciamo che è limitante per me scrivere con una tastiera e le cose sarebbero da dirsele in faccia ed è qua il concetto di evoluzione a cui tutti son soggetti!
        Ho avuto e ho ancora momenti lucidi di paranormalità (ammetto che scrivo così perchè ho tanto da dire e nel mentre lo faccio limitatamente non riesco a dire ciò che sento perchè non si può dire, e se lo si dicesse perderebbe la sua natura e la sua forma diventando banale e scemando quasi del tutto (Hollywood), andando poi sulla religione, sui sistemi binari, su idiozie che all’uomo piacciono e per questo non se ne può staccare! (infatti non mi definisco del tutto umano per questo)…Andiamo al di là della forma!!! Pur sempre restando con essa e poi si vedrà (solo chi ha la forza di affrontarla sarà intelligenza collegato ad anima)…tanti infatti non capiscono cosa io dica, ma pensa a due androidi o all’intelligenza artificiale…hahaha mi vien da ridere hahaha!!! Annessa dico è! XD Insomma son diretto e me ne sbatto della forma(lità), ma andando in fondo su dei concetti non si potrà mai avere, appunto, una forma che sia banale e in ugual modo arrivare a tutti!!! O sbaglio!? insomma mi piace più lo sputo che l’alitar (soffro poi di alitosi, fai te e sono molto rock&roll!)
        Questo non è il mio progetto e nemmeno la mia forma di vitale importanza per, o nel, farmi capire; Insomma chi mi capisce bella….se no fotte u cazzz!!!
        If you understand gay!?
        In futuro non esisterà più la scrittura come noi la conosciamo e già lo si vede ora come esempio il T9, o la correzione automatica e non più analogica dei singoli messaggi mandati con i device vari (questa non è intelligenza)!!!
        In futuro non ci saranno i bipartisan o quelli del potere a tutti i costi perchè saremmo tutti robotizzati a meno che non vinca la finanza speculativa e indi la forma non intelligente, ma come tutt’ora sta andando avanti, no?!!!
        In futuro non ci vedo niente di umano e per questo se ci saranno sti fottuti umani misantropi, sempre più ci saranno, sempre più peggiori ci saranno algoritmi su questo stile vitale in costante affanno, magari per arrivare a fine mese con uno stipendio, o magari in affanno e perpetuo lacchè al sistema sopra citato, finanziario speculativo, massificato e totalitario, cibernetico, ma vuoto, effimero ed illusorio come l’ologramma che ti farà da portavoce per vedere meglio il tuo aspetto, parossisitico, come se in un gesto o una carezza ti può gettare in un alambicco metodistico, menomato perchè troppo intelligente e perfetto!!!!
        Il punto non è la punteggiatura altrimenti diverrà impossibile instaurare un intelligenza…l’intelligenza non ha punteggiatura, e nemmeno leggi come noi umani siam di solito fare, eppure il pensiero di ciò mi fa rimembrare, primitivamente ciò che cazzo vuol significare il vivere su sta terza densità da sfruttare e per giunta il giunto non rotto mi potrà bloccare, ma mai di placare di pensare e creare…infatti se il controllo del pensiero è determinato dal moto del proprio vivere da altri canali in iperboli dove la soggettività non c’è è ovvio che te fanno il lavaggio del cervello e questo controllo non potrà attuarsi perchè maneggiato da altri….semplice e coinciso su sto bordello di mondo continuo e vado a fondo anche se non verrò mai compreso, forse nel futuro!?
        Ora vado a funghi se non o vengono mangiati o vengono raccolti da altri!!!
        Ciao Ermanno e ti passo il mio link dove potrai vedere ciò che faccio e in che chiave la propongo (ora mi leggono più negli stati uniti che in italia!?!?!)
        https://ilmio1.blogspot.it/
        ….e buona juuurnataaa!!! 😉 <3
        Ps. sono l'opposto della formalità se non lo avessi ancora capito e la cerco sempre di distruggere!!!! 🙂 😀

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